Giorno Sette

Il nodo di Gordio

In Asia, appena messo piede col suo esercito, Alessandro apprende che secondo una profezia nessuno potrà conquistare quel territorio se non riuscirà a sciogliere un nodo che tiene avvinti in modo inestricabile due capi di corda. Secondo le fonti antiche ci hanno provato in molti senza riuscirci. Alessandro sfodera la spada e lo taglia. Ecco, io non sono ovviamente Alessandro, ma un taglio all’inazione volevo darlo comunque. Per riprendere il filo, non per reciderlo. Così oggi ho fatto visita a un’officina consigliatami da Vladimiro. È l’AMI di via Tiburtina.

È strano per me tornare in un luogo simile. Moto, per la maggior parte Guzzi, allineate e pronte per il ritiro di proprietari che hanno in programma una vacanza in moto chissà dove. Sono qui perché ho bisogno di immagini per l’articolo sul cambio automatico Idroconvert che ho già scritto e che pubblicherò appena possibile. Incontro Cristiano, il figlio del proprietario, e gli spiego il motivo della visita. È giovane e nonostante io sia lì sostanzialmente per una faccenda di poco conto mi dedica tempo. Cordiale, disponibile. Parliamo. Conosce Emiliano di Di.Di., conosce Dado, hanno preparato delle moto da corsa per piloti disabili. Da formali le parole scivolano giù fluide. Non c’è nulla da fare: i motociclisti sono fatti di una pasta diversa, si riconoscono come membri di una tribù anche in un’officina dove sono i motori a parlare.

Cristiano mi confessa di non avere più il manuale d’officina della Convert che ero venuto a cercare, tuttavia chiama qualcuno e mi dice che ha chiesto il numero di Primo, il meccanico storico di AMI. Appena potrà me lo girerà. Nel frattempo mi manifesta qualche perplessità sull’idea di optare per una Convert. È pesante e poi è complicato metterci le mani perché è difficile trovare ricambi, dice. Con Vladimiro, aggiunge,  per sistemare un cambio Convert abbiamo  dovuto ricorrere al mercato USA. Forse, aggiunge, devi solo provare per allontanare le paure di non saper più destreggiarti con un cambio manuale e un solo braccio. Poi, certo, se vuoi ormai ci sono delle Honda con gestione elettronica. Ridacchia. Sarà una Guzzi, rispondo io, magari una vecchia signora acciaccata e fuori tempo, ma del resto fuori tempo e acciaccato lo sono anch’io.

A proposito, fa Cristiano, ecco Primo. È un signore che si muove elastico come i paraoli di un cilindro. Schivo, occhi azzurri. Vorrebbe defilarsi e invece rimaniamo a parlare per più di un’ora. Un pozzo di scienza motoristica. Addirittura conosceva il meccanico da cui portavo la mia Imola ai tempi. E soprattutto mi gira per telefono il manuale d’officina che cercavo. Lui ancora non lo sa, ma ho intenzione di proporgli un’intervista. Capire come sono cambiate le moto e il modo di andarci negli ultimi quarant’anni. Spinterogeno contro centralina. lo chiederò a lui perché saranno le sue mani sporche di grasso a parlare e perché, come sempre, a me le storie e chi c’è dietro a quelle storie piacciono un sacco.

AMI Service – Aggiustatori Meccanici Italiani
Concessionaria ufficiale e officina autorizzata Moto Guzzi – Aprilia
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